Due mesi e mezzo fa te ne se andato, caro ‘Silvo’, lasciando un vuoto pazzesco. Nonostante gli ultimi tempi la malattia ti avesse quasi ingabbiato, il tuo spirito interiore era sempre lo stesso. Soffrivi, e conoscendoti credo che a spesso ti sentissi anche umiliato nel doverti fare accudire quasi fossi un bimbo. Lo so per te sempre battagliero, orgoglioso era duro, ma è il prezzo che hai scelto di pagare per continuare a stare qui con noi. Con la tua presenza, con il tuo affetto, con la tua schiettezza. Fino a quando hai scelto di uscire da questa gabbia e liberarti e liberare chi più di tutti ti è stato vicino: Clay.
Ti sei spento ad Albenga, durante una tua vacanza, geometra Silvano Qualizza, ex Funzionario della Città di Venaria Reale. Sei sempre presente nel mio cuore, ma oggi il tuo nome continuerà ad accompagnare il lavoro di tanti tuoi colleghi dell’ufficio Urbanistica. Dipendenti che hanno voluto e chiesto di intitolare la sala riunioni del settore al secondo piano della palazzina di via Goito.
In tempi diversi Silvano, hai ricoperto la carica di funzionario presso il Settore Lavori Pubblici e Funzionario del Settore Urbanistica, dove ha anche avuto la nomina di Dirigente facente funzioni sino all’arrivo dell’attuale dirigente, Claudio Delponte. conosciuto da molti come persona riservata e capace sapevi distinguere il confine tra il rapporto di lavoro ed il rapporto di amicizia che spesso costruivi con “gli addetti al lavoro” quali ingegneri, architetti, geometri e tecnici del settore.
Stimato dai tuoi colleghi e da diversi amministratori che si sono susseguiti nel tempo. Hai lasciato un buon ricordo di te.
Giuseppe Briguglio collega del settore Lavori Pubblici ti ricorda così: «Geometra, collega, amico, funzionario esperto della tecnica e della condotta dei lavori edili e degli aspetti normativi da “leguleio” (come piaceva definirli) dei Lavori Pubblici. Mentore professionale e persona di riferimento per molti colleghi, non solo tecnici. La sua sensibilità per gli aspetti umani che vanno al di là delle competense lavorative ne faceva un amico oltre che un collega». Qualizza ha saputo prendersi in punta dei piedi il suo giusto riconoscimento fra coloro che hanno avuto modo di conoscerlo proprio per la sua carica umanitaria e sensibilità ai veri valori della vita.
Lo ricorda anche il suo ex collega Mario MirettiAddetto Servizi Cimiteriali «Ricordo il giovane Silvano che alle prime armi ebbe l’incarico di “misurare” il Cimitero Generale della città. Preciso ed attento ha svolto il suo lavoro con professionalità e dedizione, scrupoloso sino a rasentare l’impossibile poiché ci teneva a fare bella figura, secondo me meritava di più a livello professionale, ma purtroppo ha dovuto fare i conti con una salute cagionevole».
Maria Rita Branca ex collega presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico «quando io e Clay accogliemmo Silvano a seguito del suo trasferimento presso l’ufficio era il 1997 e da allora siamo stati per lui come una famiglia. Silvano si è dimostrato subito collaborativo ed umile nell’adattarsi ad un ruolo non proprio suo. Nel suo cuore era rimasto “un tecnico”, ricordo ancora che i colleghi spesso venivano da lui a chiedere consiglio e Silvano si ricordava delle pratiche, indicava a loro dove trovare i faldoni, i disegni, aveva una memoria di ferro». E’ proprio per questi e molti altri motivi che il dirigente Claudio DELPONTE ha voluto formulare a nome di tanti colleghi la richiesta di intitolazione della sala:«Cisiamo ritrovati a parlare con alcuni collaboratori dei lavori effettuati nella palazzina e fra i vari ricordi è emerso che i lavori furono seguiti da Silvano, così abbiamo pensato di chiedere con atto formale all’attuale giunta comunale di intitolare la Sala Riunioni posta all’interno del nostro settore».Il sindaco non ha esitato a dare il proprio parere favorevole, sposandone le motivazioni.
Ed è così che oggi alla presenza degli ex colleghi, di alcuni ex amministratori ed amici si è tenuta, caro amico mio Silvo, la cerimonia con l’affissione di una tua immagine ed una targa. Presso la“Sala Riunioni del Settore Urbanistica della Città di Venaria Reale” c’era ovviamente il tuo immenso amico e compagno di vita Clay Beltrame che ti ha accolto e ti è stato vicino fino all’ultimo istante: «Ringrazio coloro che hanno avuto l’idea ed il pensiero nel voler ricordare Silvano con l’intitolazione della Sala. Come sapete ho avuto modo di conoscerlo molto bene, mi piace dire che era una piacevole anche se impegnativa presenza. Con lui ho condiviso il suo essere, la sua professione e purtroppo in ultimo la sua malattia. Mi porterò sempre nel cuore, il suo sorriso, la sua forza e la sua determinazione. Con lui, Antonio, Gianpaolo e Francesca abbiamo accarezzato l’idea di essere una famiglia ed è a nome di questa, compresa la sua amata mamma Luigina che, vi ringraziamo di cuore».