Voglio affrontare un tema che continua ad essere di grande attualità: le notizie di stampa.
Con notizie di stampa si accomunano le notizie divulgate con tutti i mezzi di informazione siano essi radiotelevisivi che riferiti ai più moderni social.
Spesso assistiamo alla divulgazione di autentiche “bufale” ed altrettanto spesso apprendiamo notizie che pur non essendo false sono gravemente inesatte.
In particolare mi riferisco alle notizie di cronaca giudiziaria o investigativa che tanto nuocciono ai soggetti che sono oggetto della notizia.
È abituale nel nostro sistema che ad ogni operazione della polizia giudiziaria (Carabinieri, Finanza, Polizia ecc…) segua una conferenza stampa o un comunicato stampa degli operanti i quali divulgano l’esito delle loro operazioni facendo nomi e cognomi delle persone oggetto di indagine corredandole con le rispettive fotografie, con indicazione dei fatti commessi e dei quali sono responsabili.
Mi sono sempre chiesto quale sia la finalità di tali informative ma, al di là dell’auto celebrazione degli operanti, non ne rinvengo alcuna se non nei casi di reati seriali per i quali, attraverso la notizia, si possa rendere un utile servizio alla collettività.
Questi comunicati stampa hanno il pregio di diffondere notizie su ipotesi investigative, tutte da provare e dimostrare, che vengono contrabbandate come fatti accertati dei quali i soggetti coinvolti sono pienamente responsabili. Si è soliti leggere: arrestate tre persone responsabili di questo e quest’altro.
Se in alcuni casi può essere vero, nella stragrande maggioranza non è così, sono indagini di polizia che devono passare il vaglio del Giudice attraverso il processo che sovente smentisce l’ipotesi accusatoria con l’assoluzione dell’accusato.
Mi chiedo il perché esista la bramosia di infangare e rovinare la gente, famiglie, attività, aziende diffondendo notizie non vere, o quantomeno, da verificare.
Mi è capitato spesso di inviare precisazioni e smentite ai giornali, nell’interesse di persone da me assistite, e di sentirmi rispondere: noi abbiamo copiato il comunicato stampa della Polizia quindi ciò che abbiamo scritto è vero, la fonte è attendibile e non c’è nulla da smentire.
Non è così. Viene diffusa un’ipotesi di accusa non la verità dei fatti oggetto di quell’accusa ma, purtroppo, se la fonte è istituzionale i fatti devono ritenersi veri.
In un sistema democratico dove la persona dovrebbe essere al centro delle più ampie tutele è così impensabile proibire i comunicati stampa e la diffusione di notizie su fatti e persone nei confronti dei quali deve essere accertata la responsabilità?
Lo sanno questi signori che a fronte di una notizia stampa le banche chiudono i crediti e chiedono il rientro, che le aziende escludono i malcapitati dall’elenco fornitori ecc.. ecc..?
Chi risarcirà questi danni quando si dimostrerà l’infondatezza della notizia?
Credo sia giunto il momento di dire basta a questo modo di operare che non fa altro che causare umiliazioni e danni.
Lungi da me pensare di limitare il diritto di cronaca e quello di diffondere tutte le notizie ma il desiderio è quello di leggere notizie vere espresse con chiarezza senza allusioni o devianze che inducano a credere ciò che in realtà non è.
Occorre saggezza nel diffondere la notizia come quella del mio nonno che mi ripeteva: mila probabilità a fan nen una vrità (mille probabilità non fanno una verità) e se questa saggezza non c’è allora è meglio impedirlo.