Il centro estivo 2018 “Estate in Sport e non solo con Gli amici di Giovanni” si è concluso alla fine di luglio dopo 7 settimane di attività.
Questo periodo potrebbe essere commentato con una sola espressione:
“Entusiasmo”.
Entusiasmo contagioso per come queste settimane sono state progettate e organizzate, sia per come sono state vissute dai bambini che hanno partecipato.
L’entusiasmo di fare, di condividere, di partecipare ha riempito l’aria che si è respirata nella scuola elementare Gramsci, base logistica concessa dalla Città di Venaria. Location che ha permesso al centro estivo di avere la sua “casa” come la chiamavano i bambini al rientro dalle uscite ludiche.
“Entusiasmo che ha avuto la possibilità di espressione grazie a coloro che hanno collaborato con noi – spiega la responsabile del centro estivo, Rosa – dal Comune di Venaria, che ci ha concesso anche l’utilizzo degli spazi del Centro Rigola, al Sistema educativo della Reggia che ci ha dato l’opportunità di trascorrere giornate meravigliose nei suoi Giardini Reali a stretto contatto con la natura, agli istruttori dell’associazione “Sentiero Selvaggio” che con archi e frecce hanno collaborato a farci fare ‘centro’. Entusiasmo che io ed i miei collaboratori abbiamo vissuto, trasmesso e poi letto negli sguardi e nei sorrisi di ciascun bambino che ha dato linfa vitale al Centro estivo e che ha coinvolto anche i dieci ragazzi liceali che lo hanno scelto come esperienza formativa di Alternanza Scuola-Lavoro, condividendo le nostre giornate che hanno quotidianamente compreso i momenti in cui i nostri bambini svolgendo i compiti delle vacanze hanno consolidato o rafforzato le competenze acquisite durante l’anno scolastico”.
Ma ovviamente l’entusiasmo ha trovato ulteriore concretizzazione nell’attività cardine di queste settimane: il gioco.
Attività prediletta dai bambini di ogni età e di altrettanta valenza pedagogica.
Giochi all’aperto, con l’acqua, di squadra, di ruolo, individuali, nuovi, tradizionali, d’improvvisazione: “Tutti intesi – conclude la maestra Rosa – non come mero intrattenimento per riempire momenti altrimenti vuoti ma “giochi” pensati ed attuati con la massima valenza pedagogica per farli diventare attività ludica, in cui le relazioni interpersonali, la creatività, la vivacità, la fantasia, l’unicità o le particolarità di ogni bambino hanno potuto esprimersi in una trama invisibile ma strutturata di “regole”, perché il gioco potesse continuare ad esistere e non finisse mai per nessuno dei giocatori”.