La misura è colma. Ormai decine di genitori, insieme con i propri figli, sono sul piede di guerra.
Stufi di dover subire da mesi un servizio di trasporto pubblico assolutamente inadeguato. E sempre più lontano da qualsiasi crisma di decenza. Nel mirino soprattutto la linea VE1, che fa capolinea in via Giordano Bruno a Venaria per raggiungere Piazza Massaua a Torino. Linea che ogni mattina carica tantissime persone, tra studenti e lavoratori. Ma che, da gennaio, dopo le festività natalizie, ha visto peggiorare il servizio con corse che ‘saltano’ quotidianamente e mezzi a dir poco impresentabili. Con la pioggia che cade copiosa dentro i bus (come testimonia un video mandatoci da un lettore).

La fascia incriminata è soprattutto quella che va dalle 7 alle 7,15. Ormai sistematicamente, a detta dei genitori, almeno un passaggio, senza preavviso, viene cancellato. Nonostante la ‘app’ di GTT non segnali nessun impedimento. Da gennaio la storia si ripete. Identica.

Decine di studenti o rischiano di arrivare con ritardo a scuola, oppure devono farsi accompagnare. “Nonostante paghiamo un abbonamento che supera i 250 euro”, hanno tuonato i genitori. I quali, delegando uno di loro, ogni giorno ha scritto al servizio reclami GTT.
Una sfilza innumerevole di segnalazioni. Come un disco rotto. “Buongiorno, anche questa mattina il VE1 non è passato ha saltato la corsa quello delle 7,15, oltretutto è stata cancellata una settimana la corsa delle sette del mattino e rimossa dalla APP io attendo ancora le risposte per le domande che vi sto facendo giornalmente per questi ritardi continui grazie”;
oppure: “Buongiorno, anche questa mattina il VE1 a saltato la corsa, a questo punto togliete la corsa del mattino, in modo che i ragazzi non stiamo fuori e si organizzano diversamente”; ed ancora sempre più amareggiati: “Buongiorno, anche oggi abbiamo saltato non una ma 2 corse del VE1, ma pensate che sia professionale un servizio simile? Aspetto ancora che mi contattiate per avere spiegazioni”.

Fino a minacciare di attivare forme di protesta diverse: “Buongiorno, anche questa mattina il VE1 delle 07,02 ha saltato la corsa, aspetto ancora una vostra chiamata per avere delle spiegazioni, vi ricordo che stiamo pagando un abbonamento annuale per un servizio che non reputiamo serio. Attendo fiducioso con la promessa che vi terrò aggiornati sui disservizi.”.

Le famiglie si, hanno finito la pazienza pensano di avviare una raccolta firme per sollecitare GTT, il Comune e gli organi competenti a farsi carico del problema. Non ritenendo giustificabili atteggiamenti che hanno portato GTT a fornire un’unica risposta a fine gennaio:

 “Siamo dispiaciuti per i disagi evidenziati nel servirsi della linea Ve1. La informiamo che il servizio di trasporto pubblico è abitualmente soggetto a criticità lungo il percorso, quali il traffico dei mezzi privati e, soprattutto per quanto riguarda le linee tranviarie, le auto parcheggiate in doppia fila, che possono compromettere il normale svolgimento del servizio impedendo il transito delle vetture; tutto ciò può allungare i tempi di percorrenza e creare così eventuali irregolarità nei passaggi. Siamo inoltre consapevoli delle crescenti difficoltà riscontrate negli ultimi tempi dai nostri utenti, che utilizzano i mezzi pubblici per recarsi a scuola e a lavoro: purtroppo, la riduzione delle risorse sta creando evidenti difficoltà anche alla nostra azienda nello svolgere il servizio in maniera efficiente

Sbalorditi dalle motivazioni contenute in quella unuca mail di rispista, hanno replicato così: “Buongiorno, sono di nuovo qui a scrivervi, e questo mi dispiace ma la situazione è sempre la stessa, e sinceramente non posso accettare che alle 07,00 del mattino il problema siano le auto in doppia fila, vi chiedo cortesemente di provvedere alla risoluzione del problema del VE1, fatelo almeno per i ragazzi che pagano sempre l’abbonamento”.

La goccia, in tutti i sensi, che ha fatto traboccare il vaso, poi, è stata la pioggia di questi giorni che, insieme ai ritardi, alle corse annullate ha mostrato, in tutta la sua imbarazzante evidenza, il cattivo stato di manutenzione dei pullman.
Con bus mandati in giro con la pioggia che cadeva dentro come da un rubinetto. ” E poi hanno ancora il coraggio di aumentare le tariffe”, sono esplosi i genitori.