In un articolo pubblicato domenica scorsa sulla Gazzetta di Venaria sono stati evidenziati (come avete potuto leggere) gravi problemi nelle strutture scolastiche venariesi con la chiusura precauzionale della sezione lattanti dell’asilo Collodi per problemi al soffitto e l’allagamento della Palestra Lessona dove cascate d’acqua correvano allegramente sopra quadri elettrici.
A fronte di tutto ciò il Sindaco ha sentito la necessità di diramare “urbi et orbi” un post su Facebook dal titolo “MANUTENZIONI MANUTENZIONI MANUTENZIONI” in cui tranquillizza sulla situazione spiegando che mai nessuna amministrazione passata ha previsto manutenzioni straordinarie sugli edifici scolastici. Facendo quindi immaginare un passato disastroso che ha preceduto la felice “Era Falcone” in cui invece tutto funziona a meraviglia e non si lesinano sforzi in ogni dove.
Chi mi conosce sa che non sono mai stato tenero con le amministrazioni passate, ma affermare quanto sopra è di una gravità inaudita perchè significa che i precedenti amministratori hanno esposto i nostri figli a rischi incredibili facendo frequentare plessi scolastici non a norma di legge. Quindi o il Sindaco Falcone fa della semplice propaganda (sport molto praticato in città) oppure dovrebbe correre alla Procura della Repubblica per denunciare gli amministratori che lo hanno preceduto e che si sono resi protagonisti di un simile rischio.
Il comunicato – che ricorda quelli dell’Istituto Luce – si conclude con questa frase: “È la storia di questi quasi tre anni di un’Amministrazione che non lascerà teatri o campi da calcio, ma sarà stata coerente fino all’ultimo giorno e lascerà una situazione migliore di quella ereditata”.
Siamo certi che di ricordi non ne lascerà questa amministrazione perchè giunti all’anno terzo della nuova ‘Era Falconiana’ non si intravede uno straccio di intervento volto a rilanciare la città, con visioni a medio-lungo termine, che non siano dettate esclusivamente da interessi di ricerca di visibilitá.
Il Sindaco inoltre omette di ricordare che i soldi non sono il risultato di sue virtuose politiche locali bensì frutto di provvedimenti governativi che hanno sbloccato fondi da utilizzare nell’edilizia scolastica.
Al posto di guardarsi indietro ci si assuma finalmente le responsabilità che conseguono a chi ricopre un ruolo di governo, con gli onori ma anche con gli oneri. Non si può pensare che sia sempre il tempo di affermare che è solo colpa di chi c’era prima.
Ma perché devono trasformare sempre tutto in propaganda?