Come sempre una festa ricca di colori, di leccornie, di raccoglimento, di suoni e di partecipazione quella della parrocchia San Francesco. Un occasione per mischiarsi, per condividere l’essenza della comunità. Giorni di ulteriore crescita per una realtà che significativamente ha assunto un ruolo centrale nella città. Punto di riferimento per le famiglie, per i ragazzi e per anziani. Che in tantissimi, durante tutto l’anno si riversano nei locali e nelle strutture della parrocchia. Vivendola e mantenendosi vivi. In questo scambio reciproco di emozioni, di conoscenza, di attività e di preghiera.

Una comunità che quotidianamente impara a conoscersi. E conoscendosi cresce. E la festa che si è svolta, come da tradizione, nei giorni scorsi è la testimonianza di questo incredibile lavoro, di questo straordinario impegno che, partendo da don Gianni e don Thierry, a cascata vede il coinvolgimento attivo degli animatori, degli educatori, dei ragazzi e delle famiglie.

Ognuno con un ruolo, ognuno essenziale. I festeggiamenti così diventano il momento per stringersi in questa sorta di abbraccio collettivo. Per dirsi grazie vicendevolmente. “Per la nostra parrocchia e per Venaria – commenta entusiasta il parroco don Gianni – è un appuntamento tradizionale ormai da decenni. Vede l’affluenza di molte persone, delle famiglie, di molti bambini e ragazzi. E vede soprattutto l’impegno di non pochi volontari che veramente mettono tanta energia, passione e tanto amore per organizzarla e fare in modo che diventi una giornata bella da vivere e gustarsi insieme”. Prologo alla festa è stata la vista di un personaggio straordinario: “Abbiamo avuto il grande dono – spiega don Gianni – di avere nel nostro oratorio, ad inaugurare l’anno oratoriano, Madre Yvonne, la superiora generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

Una persona altamente carismatica, ricca nel pensiero e nei doni di Dio. Ci ha spronati ad andare verso i giovani e a far sì che trovino in oratorio il luogo più adatto per poter crescere e maturare scelte di vita umane e cristiane”. Ma un altra scelta è maturata proprio in questi giorni. “Con gioia abbiamo rispolverato – conclude don Gianni – dalle soffitte della nostra chiesa, la statua di S. Francesco che racconta la storia della nostra parrocchia, perché 60 anni fa era sull’altare maggiore della vecchia chiesetta che molti ricordano. E’ una statua che necessita di un restauro che verrà operato. Restauro per il quale ringraziamo, fin da subito, tutti coloro vorranno gentilmente contribuire. In modo tale da poterla ricollocare all’interno della chiesa di corso Papa Giovanni”.