Il 20 gennaio di ogni anno, si celebra la ricorrenza di San Sebastiano, martire, patrono e protettore della Polizia Locale.
A Venaria, per la prima volta si è svolta presso la Chiesa della Natività di Maria Vergine, in piazza Annunziata , la cerimonia di celebrazione della Festa del Santo patrono e protettore delle polizie locali.
Don Enrico Griffa, parroco della Chiesa della Natività di Maria Vergine, durante la celebrazione della Santa Messa , ha sottolineato la qualità del lavoro svolto dalla Polizia municipale sul territorio, soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà hanno saputo garantire il loro supporto alla comunità, prestando costante attenzione ai bisogni dei cittadini.
Erano presenti alla celebrazione, il sindaco di Venaria Reale Fabio Giulivi, il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Ferrauto, una delegazione di agenti della PM locale con il comandante Alberto Pizzocaro e il comandante della Polizia locale di Nole Marco Oltalda .
Il primo cittadino Fabio Giulivi “Ringrazio le donne e gli uomini della Polizia Locale della Città di Venaria Reale per il lavoro di prossimità e l’impegno quotidiano svolto con passione e professionalità su tutto il territorio.
La Storia:
San Sebastiano, Martire cristiano romano vissuto nel III secolo. Sebastiano, il cui nome deriva dal greco significa “venerabile”. Nacque a Narbona, città della Francia meridionale, verso la seconda metà del ‘200 d.C., da illustre famiglia. Rimasto orfano del padre ancora fanciullo, fu condotto dalla madre a Milano dove trascorse i primi anni dell’infanzia e dell’adolescenza. Secondo la tradizione, Sebastiano capeggiò una corte pretoriana, ma nel contempo convertì segretamente al cristianesimo parecchie persone. Quando l’imperatore Diocleziano scoprì la sua fede, ordinò che fosse ucciso dagli arcieri, ma le frecce non lo uccisero, e una vedova cristiana di nome Irene lo portò via curandogli le ferite. Non appena guarito Sebastiano tornò dall’imperatore per denunciare la sua crudeltà, a questo punto Diocleziano ordinò di seviziarlo a morte.
Il primo martirio di San Sebastiano fu uno dei soggetti prediletti degli artisti Rinascimentali. Viene spesso ritratto legato ad un tronco di albero trafitto al torace da frecce. la diffusione del suo culto ha resistito ai millenni, ed è tuttora molto vivo. San Sebastiano fu sepolto nelle catacombe che ne hanno preso il nome. La Sua protezione veniva invocata contro la peste ed è, inoltre, il protettore dei militari e vigili urbani.
Foto ® La Gazzetta di Venaria